sabato 19 maggio 2012

AZIONI


or ora sabato 19 maggio 2012 alle 14:42


Ciao, ti faccio notare una cosa particolare.
Ti sei mai reso conto di quanto le persone parlino, di quanto 
discutano, di quante conversazioni facciano, senza che venga 
fatto NULLA di CONCRETO?
Basta accendere la televisone e vedere quante discussioni e 
dibattitti ci siano. C'e' pieno di trasmissioni cosě!
E perche' ci sono?
Perché la gente ne va matta! 
E infatti discutere e scambiarsi opinioni e' bellissimo, non voglio 
di certo dire il contrario, ma certi argomenti dovrebbero venir 
seguiti da delle AZIONI... e spesso non lo sono.
Cosa intendo di preciso?
Ad esempio quando le persone parlano dei loro SOGNI e dei 
loro OBIETTIVI, o quando si lamentano di cosa non vada nella 
loro vita, o quando parlano di cosa gli piacerebbe fare.
Spesso: tante parole al vento.
Non sei stufo di sentire tutto questo bla bla bla?
Ti dico una cosa: le donne lo sono. 
Sono stufe di sentire tante parole e pochi fatti.
Vogliono un UOMO DI AZIONE, non uno che continua a 
parlare per dare aria alla bocca!
Ora hai davanti una scelta: da una parte puoi finire di leggere 
questa e-mail e fare come se nulla fosse successo...
...oppure...
... puoi DECIDERE ORA che azioni intraprenderai 
OGGI, DOMANI, DOPODOMANI, ecc. ecc., per raggiungere 
i tuoi obiettivi.
Non definire una vago "Dovro' fare questo"!
Scrivi su un foglio COSA farai e QUANDO lo farai!
E se il tuo obiettivo e DIVENTARE PIU' SICURO DI TE STESSO e/o VINCERE LA TIMIDEZZA, ho creato due percorsi PRATICI per te:
Per VINCERE: LA TIMIDEZZA 
Per DIVENTARE PIU' SICURO DI TE 

Ciao e alla prossima mail.
by 






domenica 13 maggio 2012


Giorno 1


Benvenuto nel primo giorno del tuo cammino per abbattere la
timidezza. Come sai già, questo cammino durerà 30 giorni ed è
stato progettato per fare  un po’ ogni giorno, partendo dal
giorno 1 che è lunedì.


Nei giorni seguenti troverai sia esercizi da fare a casa, sia esercizi
da fare fuori (chiamati “compiti”), sia cose da leggere
semplicemente.


Oggi partiamo con un piccolo esercizio, ti suggerisco caldamente
di farlo e non sottovalutarlo, è molto più importante di quello
che può sembrare in apparenza.


Per prima cosa un concetto chiave: tu non sei nato timido, su
questo siamo d’accordo vero?
La timidezza è frutto delle esperienze che si fanno, non c’è
nulla di genetico!
Le cause possono essere molte, ma questa non è una Guida che
tratta di psicanalisi, non ci  interessano le cause profonde della
tua timidezza, ci interessa come funziona e ci interessano le sue
soluzioni.


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Non andremo quindi ad indagare il passato perché sai qual è il
bello del passato? Che è passato, è finito!
Dato che non sei nato timido perché non si nasce timidi, da cosa
deriva di preciso la timidezza? No, come già detto non ci
interessano le cause profonde della timidezza, solo come si è
strutturata, quindi come funziona.


Per capirlo fai questo esercizio: chiediti “Come potrei
peggiorare la mia situazione?”
Hai risposto? Dai su, pensaci un attimo, se non ci pensi non ha
senso andare avanti a leggere.
Fatto? Bene.


E’ molto probabile che tu abbia pensato qualche cosa del tipo “Se
volessi peggiorare, dovrei evitare ancora di più di espormi a certe
situazioni”.
Pensaci un secondo: questo è l’atteggiamento tipico del timido,
un atteggiamento di evitamento che evita di fare le cose che lo
mettono a disagio!


Quindi, se ad esempio ti intimorisce essere al centro
dell’attenzione e farti notare è probabile che tu eviti di farlo.
Come puoi peggiorare?


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Puoi continuare a fare quello che stai facendo e magari farlo
ancora di più!
Ricorda: ogni volta che eviti di fare qualche cosa che ti
mette a disagio crei e aumenti la tua timidezza.
Come dire che porti addosso tutte le ferite delle battaglie che
non hai mai combattuto, e sono quelle le ferite che fanno più
male.


Ogni volta che eviti qualche cosa che ti mette a disagio ti crei
(sottolineo ti crei) una ferita che sommata alle altre inizia a fare
male, la timidezza è questo dolore.


Ma se invece di evitare queste situazioni inizi a poco a poco
ad affrontarle, la vergogna e il disagio se ne vanno!


Pensa alla prima volta che hai guidato, eri a tuo agio fin da
subito? No di certo, sarai stato un po’ agitato, ma dopo hai preso
confidenza e ce l’hai fatta. Se la prima volta che sei salito su di
un’auto, una volta provata l’ansia, avessi deciso che era troppo
per te e non avessi più guidato, la tua piccola ansia si sarebbe
tramutata in una forte paura.


Questo è quello che stai facendo, stai  creando la tua
timidezza giorno dopo giorno.


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Ti sto dando la responsabilità della tua timidezza? Sì, certo, è
proprio questo il punto di svolta, la cosa veramente importante:
come tu hai creato la tua timidezza tu la puoi distruggere.
Ripeto: tu hai creato la tua timidezza e tu la puoi
distruggere!


Cos’altro per oggi?


Niente, fino a domani vorrei solo che ti rilassassi e pensassi che
ogni volta che eviti di fare qualche cosa tu crei la tua
timidezza, e vorrei che ti ricordassi che dato che tu hai creato la
tua timidezza, tu, e solo tu, la puoi anche distruggere.


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Giorno 2
Iniziamo con un piccolo compito molto semplice.
Questa Guida è pensata anche per le persone molto molto
timide, per cui partiamo proprio dalle basi per poi aumentare
piano piano la difficoltà.


Ti darò un piccolo compito, per te potrebbe essere facilissimo o
no, in ogni caso ti consiglio di farlo perché anche se non troverai
difficoltà ti sarà comunque molto utile per metterti sul percorso
che farai con questo Guida, per metterti nel giusto stato mentale.


*** *** ***


COMPITO


Per la giornata di oggi  guarda un po’ più negli occhi le
persone che conosci.


Lo fai già, di sicuro almeno un po’ guardi negli occhi le persone.
Non dovrai fare altro che guardarle un po’ di più mentre parli
con loro.


Non succederà nulla, non se ne accorgeranno, ma se temi che ti
possano dire qualche cosa ti suggerisco un paio di scappatoie.


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Alla loro eventuale (e molto improbabile) domanda “Perché mi
guardi?” puoi rispondere ad esempio  “Oggi i tuoi occhi mi
sembrano di un colore diverso” o  “Pensavo avessi qualche cosa
nell’occhio”.
*** *** ***
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Giorno 3
Diversi studi dimostrano che il miglior inizio di un processo di
cambiamento è una scossa alle convinzioni, alle credenze di una
persona.


Le credenze sono ciò che reputi vero, quindi ad esempio
“Domani sorgerà il sole” è una credenza, così come “L’acqua si
può bere”.


Le credenze a cui vogliamo  dare una scossa, nel nostro caso,
sono quelle relative alla possibilità di cambiare e superare la
timidezza.


E’ infatti difficile cambiare di colpo e in un attimo tutte le tue
credenze relative a questa cosa, ciò che invece è possibile ed
estremamente utile fare è mostrare al tuo cervello come ci si
sente dopo aver lasciato andare la timidezza, quindi iniziare a
minare alla base la timidezza stessa.


In questo modo queste nuove credenze si piantano come un
seme nel tuo sistema di percezione della realtà, un seme che,
leggendo e applicando il resto della Guida, germoglierà
trasformandosi in una solida pianta.






Ed è iniziando a cambiare adesso, anche se poco, la tua
percezione del mondo e di te stesso che accendiamo la  prima
scintilla di un cambiamento radicale.


Quello che ti propongo sembra quindi un semplice esercizio di
fantasia, ma in realtà è molto, molto di più.
Dato che l’esercizio è un po’ complesso, ti consiglio di farlo
prima un paio di volte senza concentrarti, in modo meccanico,
solo per ricordarti i vari passaggi.


Una volta imparati i passaggi a memoria riuscirai a concentrarti
molto di più su te stesso facendo in modo che l’esercizio sia più
efficace.
Dopo che lo hai imparato non farlo in trenta secondi altrimenti
non serve a nulla, fallo invece con calma e concentrati bene.


*** *** ***


1. Mettiti in piedi e assicurati di avere un po’ di spazio davanti a
te e qualche passo indietro, dovrai spostarti un po’.


2. Immagina di essere sulla tua linea del tempo e avere il tuo
passato dietro di te, il tuo futuro davanti, e di essere sul tuo
presente.


3. La posizione sulla quale ti trovi rappresenta il presente in cui
vuoi superare la timidezza. Immedesimati in un momento in cui
 senti emozioni negative legate alla timidezza. Che emozioni
sono? Che sensazioni provi? C’è un punto in particolare del tuo
corpo in cui senti queste sensazioni? In questa situazione dici
qualche cosa a te stesso nella tua testa?


4. Ora immagina un  momento nel futuro in cui  tutto sarà
risolto, in cui avrai raggiunto i tuoi obiettivi in questo campo.


5. Quando ce l’hai, fai alcuni passi in avanti fino ad un punto
che rappresenta quel momento in cui starai bene.


6. Scelto il punto? Bene, dove sei? Che situazione è? Cosa vedi
attorno a te? Che emozioni provi? Che sensazioni provi? C’è un
punto particolare del tuo corpo in cui senti queste sensazioni? Ti
dici qualche cosa nella testa?


7. Ora fai un passo avanti, girati indietro (di 180 gradi) verso il
tuo presente e portando con te la totale consapevolezza che le
cose andranno bene e riuscirai a  raggiungere i tuoi obiettivi,
cammina sulla tua linea del tempo, sorpassa il punto che
rappresenta il tuo presente e fermati in un punto del passato che
ti piace ricordare oppure in un momento neutro, come preferisci.


8. Scelto il punto? Bene, che momento è?


9. Ora fai un passo oltre quel punto, girati di 180 gradi e guarda
verso il tuo presente.


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Giorno 4
Due piccoli compiti per oggi.
*** *** ***
COMPITO 1
Continua con il compito di guardare negli occhi le persone che
conosci, aumentando ancora di più il tempo. Scopri  di che
colore hanno gli occhi e su un foglio segna nome della persona
e colore degli occhi, questo per almeno 5 persone.
*** *** ***
COMPITO 2
In un luogo pubblico, magari camminando per la strada, guarda
negli occhi gli sconosciuti. Se si girano a guardarti anche loro
bene, altrimenti non c’è problema. Prova a capire di che colore
hanno gli occhi e segnalo su un foglio di carta, questo per almeno
5 persone.
*** *** ***


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Giorno 5


Hai fatto gli esercizi di ieri?
Sì? Bravo!


No? Hmmm, qui c’è puzza di autosabotaggio.
Auto…che?!?!


Autosabotaggio, un problema tanto sottovalutato quanto
importante.


Vediamo prima cos'è, poi da cosa deriva ed infine come
riconoscerlo.


Facciamo un esempio pratico: quando potresti fare qualche
cosa che può migliorare la tua vita ma non la fai, quello è
autosabotaggio.


Se trovi delle scuse per non fare ciò che trovi scritto su questa
Guida, quello è autosabotaggio.


I tuoi “Non ho tempo”, “Lo faccio domani”, “Tanto non funziona”
sono tutti pensieri prodotti dall’autosabotaggio, il blocco viene
creato da te stesso, o meglio, da una parte di te stesso, ecco il
perché del prefisso "auto".


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Cosa vuol dire?
Significa che una parte di te vuole che tu non ce la faccia,
vuole che tu non esca dalla tua zona di comfort (che è
l’insieme di tutte le situazioni che ti fanno sentire a tuo
agio), vuole che tu non provi cose che considera "rischiose".


E' come salire su una barca pronti a salpare, tu che sei il capitano
decidi di partire spiegando le vele ma l'imbarcazione non si
muove.


Che succede?


Ti sei dimenticato di mollare gli ormeggi, e
quindi la nave è ancora attaccata alla terraferma con una corda,
quasi avesse paura di scoprire nuovi mari. Il vento, cioè la tua
volontà, spinge in una direzione ma se non ti accorgi di essere
attaccato puoi metterti pure a remare, puoi perfino accendere il
motore, ma la barca non si muoverà.


L'autosabotaggio è un meccanismo infido e non facile da vedere,
perché agisce con modalità subdole.
L'autosabotaggio può essere spiegato in vari modi, che
comunque sono connessi tra loro.


In primo luogo, quando hai un comportamento / pensiero
negativo, esso può essere negativo per il tuo io razionale,
ma inconsciamente non è detto che tu lo consideri tale.


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Se ad esempio sei timido da molti anni, è ovvio che per molte
parti della tua mente questo sia diventato  qualche cosa di
normale, qualche cosa di comune, qualche cosa che conosci
bene, e il tuo cervello ha pensato a delle "strategie" che partono
dal presupposto che tu sia timido.


Ha basato il tuo rapporto con gli amici sul fatto che tu sia timido,
ha basato la tua visione del mondo sul fatto che tu sia timido, ha
basato il tuo rapporto con le donne su questo: ha fatto
moltissime cose sulla base della tua timidezza.


Nel momento in cui decidi di superare questa tua timidezza si
possono innescare dei meccanismi di autosabotaggio che
formano un carnevale di negatività per farti cambiare idea, o
per farti mantenere quell'idea ma farti fallire in modi ancora più
subdoli.


Vedila anche così: il tuo cervello è pigro, i cambiamenti
radicali non gli vanno a genio e quindi fa di tutto per
impedirli.


E ora stiamo parlando di superare la timidezza, figurati quando
iniziamo a parlare di cambiare radicalmente tutto te stesso, di
lasciare tutte le paure dietro di te, e diventare un vero uomo.
Uau! Il tuo cervello dovrebbe essere veramente spaventato da
questo! Non tutto il tuo cervello, infatti una parte lo vuole, ma gli  
ostacoli psicologici che ti porrà davanti saranno spesso forme di
autosabotaggio.


Un altro modo di spiegare l'autosabotaggio è il concetto di
beneficio secondario (o guadagno secondario).
I problemi possono portare con sé dei benefici che il tuo
cervello può considerare più importanti della rimozione
dei problemi stessi.


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Ci sono svariati esempi di questo meccanismo, ad esempio una
signora che non riusciva a guarire da una malattia perché la
malattia le permetteva di avere l'attenzione da parte dei figli
ormai adulti.


Una volta superata la paura di non ricevere attenzioni la malattia
è scomparsa. Ovviamente stiamo parlando di un qualche cosa di
origine psicologica, ma ti stupiresti di quanti mali fisici derivino
in realtà dalla nostra mente.


Facciamo un altro esempio: l’obesità.
Un guadagno secondario che spesso è presente negli obesi è... il
guardaroba!


Se infatti una persona dimagrisce drasticamente è costretta a
cambiare tutti i suoi vestiti, spendendo centinaia di euro, alla  
volte migliaia. Immagina di rifarti tutto il guardaroba, è una bella
spesa!


Tu dici: "Ma stare bene fisicamente è più importante  di doversi
comprare dei vestiti nuovi", ed hai perfettamente ragione, ma
questo tuo giudizio è logico-razionale, mentre il nostro cervello
spesso non ragiona in questo modo.
E per quanto riguarda la timidezza, quali sono dei possibili
guadagni secondari?


In primo luogo le amicizie. Se tu cambi e diventi più sicuro
di te stesso alcuni amici potrebbero non riuscire più a
legare con te.


Poi ovviamente c'è da chiedersi se quelli fossero mai stati dei veri
amici, ma questo è un altro discorso.


Facciamo un esempio per rendere l'idea.


Immagina di essere sempre stato in una compagnia di soli
ragazzi sfigatissimi, e immagina di esserlo anche tu. Nel
momento in cui tu inizi a cambiare di sicuro ci saranno persone
che ti seguiranno, persone che ti ammireranno e basta, e persone
che invece non ti sopporteranno più, diranno che "fai il figo" ma
in realtà il tuo migliorare li metterà in discussione, e creerà in
loro la crisi del "lui ce l'ha fatta, perché io no?".


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Come dicevo, l'autosabotaggio è qualche cosa di subdolo, quindi
puoi usare una serie di domande per scoprire se è presente in te,
infatti dopo che hai definito un obiettivo puoi chiederti:
- Cosa, dentro di me, ostacola il raggiungimento di questo
obiettivo?


- Cosa penso della mia capacità di raggiungerlo?


- Penso sia facile raggiungerlo o no?


- Qual è la cosa peggiore che potrebbe succedere se lo
raggiungessi?


- Cosa cambierebbe nei miei rapporti interpersonali se
riuscissi? Qualcuno potrebbe provare rancore o invidia
verso di me?


- Cosa cambierebbe nelle mie finanze se ci riuscissi?


- Cosa mi direbbero i miei genitori se ci riuscissi?


E... no, l'ultima domanda non vale solo per le persone molto
giovani.
Anche se ormai non vivi più a casa o se non hai più contatti con i
tuoi genitori, quella è una domanda da porti, perché molto
spesso il tuo dialogo interno deriva dalla programmazione che i
tuoi genitori ti hanno inconsapevolmente dato da piccolo, e in
qualche modo potresti non fare certe cose perché i tuoi
genitori non le approverebbero.




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Cosa troverai nella Guida completa?
- Un programma strutturato che ti guiderà passo dopo passo a vincere la
tua timidezza
- Cosa crea la timidezza e come superarla (Giorno 1)
- Qual è l'elemento chiave per vincere la timidezza (Giorno 1)
- Un esercizio per far iniziare il processo di cambiamento e
miglioramento (Giorno 3)
- Come iniziare piano piano ad aver a che fare con gli sconosciuti
(Giorno 4)
- Cos'è l'autosabotaggio e come riconoscerlo se presente (Giorno 5)
- Come iniziare ad allungare un po' le conversazioni (Giorno 6)
- Un esercizio per cambiare il tuo punto di vista e liberarti da visioni
troppo negative (Giorno 8)
- Un fantastico esercizio per sentirti sicuro di te nelle situazioni sociali
(Giorno 9)
- Come lasciare andare l'eventuale etichetta negativa che ti sei
dato (Giorno 10)
- Il primo è più semplice modo di migliorare i tuoi rapporti
sociali (Giorno 12)
- Come migliorare il tuo linguaggio corporeo per sentirti a tuo agio
(Giorno 16)
- Come attaccare bottone con gli sconosciuti senza problemi (Giorno 17)
- Un esercizio per migliorare costantemente l'immagine che hai di te
stesso (Giorno 21)
- La tecnica più potente mai creata per diventare sicuro di te (Giorno
22)
- Un semplice esercizio per migliorare il rapporto che hai con te stesso


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(Giorno 24)
- Come accettare le tue sensazioni e non temerle (Giorno 28)
- Come consolidare il tuo cambiamento positivo (Giorno 28)
- Come creare una risorsa che ti sarà utile in moltissime
situazioni (Giorno 29)
- ... e molto altro ancora ...




by







Non sei innamorato!




Molte volte l'amore viene confuso
con la fissazione, può sembrare
una cosa da poco ma non lo è.

Fisazione e amore sono due cose
ben diverse, e distinguerle ti sarà molto utile.



by

sabato 5 maggio 2012

QUESTE COSE MI RENDONO FELICI



Sentire le persone che si lasciano andare
anni di timidezza alle spalle...
Sentire persone che finalmente rompono le gabbie
di insicurezza che li tenevano rinchiusi...
Queste cose mi rendono felice,
e stupendo, veramente stupendo.

Giorgio mi scrive in un commento:

"Ciao Giovanni! Sono arrivato oggi al 24esimo
giorno della Guida "Vinci la timidezza in 30 giorni".
Sono rimasto davvero molto colpito
dagli esercizi e dalla tecniche...
sto vedendo dei cambiamenti sorprendenti...
quindi prima di tutto volevo ringraziarti."

Nuvola scrive,  in un commento:

"Ciao Giovanni, oggi è il 25esimo giorno
che seguo in modo costante la Guida
"Vinci la timidezza in 30 giorni" e
mi sento molto meglio rispetto a prima,
in certe situazioni sociali mi sentivo chiuso
e mettendo in pratica i tuoi esercizi
ora mi sento libero e pronto ad aprirmi al mondo,
finito questo Ebook inizierò a mettere
in pratica l'Ebook "Sicuro di te in 60 giorni" [...]"

                                            
                                                                       by

lunedì 30 aprile 2012


Vuoi sapere cosa fare nella pratica per catturare totalmente l'attenzione di una FEMMINA e attrarla in pochissimo tempo?

La risposta è un metodo semplice e concreto, che ti spiega esattamente cosa fare per attrarre una DONNA in pochi secondi, il metodo: 

"Conquistare una Femmina" 


 : ti spiega ciò che devi fare con esempi e suggerimenti pratici

 : ti fa mettere subito in atto ciò che impari


Cosa imparerai? 

Imparerai:

  • Come CREARE ATTENZIONE in una donna con TECNICHE PRATICHE da usare subito
  • Cosa fare per CREARE CURIOSITA', INTERESSE e ATTRAZIONE fin dal PRIMO ISTANTE
  • Cosa fare per SEDURRE le FEMMINE PIU' BELLE, quelle che hai sempre desiderato
  • Cosa fare quando una Femmine "SE LA TIRA" o "FA LA DIFFICILE"
  • Come acquisire l'ATTEGGIAMENTO VINCENTE per fai impazzire una Femmina
  • e molto molto altro ancora...

Se stai cercando delle frasette per conquistare o qualche trucchetto per sedurre, abbandona subito questa pagina perché questo prodotto non fa per te.
Se invece cerchi un metodo semplice, concreto e funzionate continua a leggere e scopri chi sono e come nasce il metodo Attrazione Immediata.

Ciao, sono GIOVANNI-bafo- il sito che da tempo spiega le tecniche di seduzione più potenti, tecniche che sono messe in atto con successo da molti uomini, uomini che ottengono ogni giorno risultati concreti, come potrai leggere neicommenti che trovi più in basso.
Chi sono? Sono un uomo, esattamente come te, un uomo il cui obiettivo è quello di daresoluzioni concrete a chi è stufo dei rifiuti da parte delle donne e vuole una vita ricca di successi.
Ma non sono sempre stato così...
Ero un ragazzo timido e insicuro che non aveva il minimo successo con le donne: non sapevo come trattarle, non capivo cosa volessero, non riuscivo ad attrarle, insomma... ero proprio una frana.
E stavo male, stavo molto male per queste mie incapacità, anche se forse non lo facevo vedere, e mi chiedevo "Perché non piaccio alle donne? Sono intelligente e "bravo ragazzo". Perché alle donne piacciono gli uomini sbagliati?"
Dalla frustrazione nasce però la spinta per cambiare, una spinta fortissima che mi ha dato la forza per impegnarmi e ottenere infine la vita che ho sempre desiderato in fatto di donne, e non solo.
All'inizio ovviamente non avevo idea di come fare!
Pensavo che la bellezza maschile fosse una cosa importante ma mi sbagliavo, non conta quasi nulla... e per fortuna, dato che di certo non sono bello.
Ho provato tantissime tecniche, sperimentando in continuazione, scoprendo a poco a pococosa funzionasse e cosa no.
Non solo, ho fatto una scoperta ancora più importante: ho scoperto che con determinate tecniche è possibile attrarre una donna in un tempo brevissimo.
Ci sono infatti modi diversi di creare attrazione, modi più lenti e modi più veloci, ma dato che mi piaceva "giocare" velocemente (mi stufo a provarci per lungo tempo con una donna) mi sono focalizzato sulle tecniche che creano attrazione il più velocemente possibile.
Così è nato il metodo Attrazione di una Femmina.

Com'è il metodo?

La parola più giusta per descriverlo è: PRA - TI - CO.
A me piacciono le cose pratiche, e a te?
Perchè possiamo parlare di seduzione quanto vogliamo ma se tu non sai esattamente cosa fare quando ci provi con la donna che desideri allora lo scopo non è stato raggiunto.
Come fa il metodo ad essere così pratico?
Primo: c'è solo la teoria necessaria a farti capire la pratica.
Secondo: ci sono esempi ed indicazioni precise su cosa fare.
Terzo: c'è il Manuale di Training in allegato, un manuale pieno di esercizi che servono a farti interiorizzare ciò che apprendi nell'Ebook, esercizi che rendono spontaneo e naturale quello che leggi.


ciao da




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